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L'odissea del trasferimento funebre fuori regione che ho risolto, causata dall'inadeguatezza della burocrazia italiana

L’odissea del trasferimento fuori regione di un defunto che ho risolto, causata dall’inadeguatezza della burocrazia.

In una classifica che riguarda l’efficienza della Pubblica Amministrazione l’Italia è da incubo. In Eurozona solo la Grecia è messa peggio di noi. E l’Abruzzo è al 189esimo posto su 192 regioni/territori locali.

Fabio Di Sabatino


Sin da bambino sono cresciuto in un contesto di famiglia che si è sempre occupato di questioni inerenti gli ambiti funebre e cimiteriale quindi ho visto innumerevoli volte con i miei occhi quanto la burocrazia possa pesare sulle spalle delle famiglie che subiscono una triste perdita.


E tante volte ho aiutato nel mio lavoro le famiglie in lutto a portare a compimento l’ultimo saluto del caro venuto a mancare. Non sempre, purtroppo, in maniera agevole.


Ma ho visto, nel corso del tempo, numerosi famigliari di defunti abbandonati a loro stessi persino dall’agenzia di pompe funebri e costretti a chiedere aiuto altrove. Con il dolore addosso e la tristezza dentro.


Ho visto, nel tempo, persone penalizzate da cavilli burocratici, ad esempio a causa della mancanza di una firma o di un banale modulo che andava consegnato prima e che ha reso loro impossibile far rispettare alcune ultime volontà dei loro cari. Mi riferisco ai famigliari di cari estinti che avevano chiesto, quando erano ancora in vita, di giacere nello stesso loculo o nella stessa cappella di famiglia in cui riposano in pace già la moglie, il marito o un altro famigliare stretto.

Ma questo è stato negato ai parenti che volevano occuparsene per colpa della burocrazia ingarbugliata o farraginosa.


Si tratta di cose che succedono ogni giorno.


Ho sentito, nel tempo, con le mie orecchie le parole di dolore interiore provato da figli o nipoti che mentre soffrivano per la mancanza di un caro genitore o nonno, sono stati costretti a rimbalzare a destra e sinistra per risolvere delle pratiche burocratiche a seguito di errori commessi da qualcun altro i cui spiacevoli effetti, però, si sono riversati sulla loro situazione di famiglia…


Ho constatato di persona, nel tempo, l’insensibilità e la scarsa delicatezza di qualche pubblico ufficiale che sprezzante della fragilità di persone in lutto, non hanno cercato di venire incontro a chi avevano di fronte per trovare soluzioni bonarie o che, peggio ancora, per ignoranza di leggi e regolamenti non sono stati all’altezza della situazione. O che per paura di firmare un foglio hanno bloccato una procedura.



Insomma ne ho viste diverse di situazioni spiacevoli e alla luce di tutto ciò non mi stupisce lo studio sulla pubblica amministrazione di cui sto per metterti a conoscenza e che dovrebbe farti accendere una spia. Ti racconto anche un episodio che ho vissuto in prima persona mentre svolgevo il mio servizio di onoranze funebri successo qualche tempo fa.


LA SITUAZIONE SCONCERTANTE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ITALIANA 


Sebbene ci siano punte di eccellenza e operatori pubblici che fanno il loro dovere con abnegazione e competenza (perché non va fatta di tutta l’erba un fascio), secondo l'ultimo importante report sul tema della qualità, trasparenza e corruzione dei servizi resi dalla pubblica amministrazione, commentato dalla C.G.I.A. di Mestre (in foto un articolo tratto dal quotidiano Il Centro), l'Italia è al QUINTULTIMO posto (23esimo su 28 posti) per quanto riguarda qualità, trasparenza e corruzione della Pubblica Amministrazione tra i Paesi europei. 


L’Abruzzo, più nel dettaglio, è al 189° posto tra le 192 regioni/territori locali dell’Eurozona. Al di sotto ci sono soltanto la Calabria e un paio di territori della Bulgaria dal nome di difficile pronuncia: Yugoitztochen e Severozapaden.


(Se vuoi approfondire di più questa analisi la trovi facilmente sui motori di ricerca internet)


Questo report è generale, parla della pubblica amministrazione nel suo complesso ed è stato fattoda una delle più importanti istituzioni: la Commissione europea. 


La sconcertante situazione per forza di cose riverbera effetti negativi nel settore funebre poiché si tratta di un servizio di pubblica necessità. Un servizio, cioè, che si interfaccia quasi completamente con uffici pubblici.


E’ probabile che ti sia capitato, magari a tavola, di parlare con amici, parenti e conoscenti di situazioni spiacevoli a riguardo. Se tu chiedessi in giro probabilmente potresti ascoltare con le tue orecchie testimonianze di persone che hanno subito tribolazioni e disagi a causa di qualche ufficio pubblico. Non per forza in ambito funebre, parlo in generale.


GLI EFFETTI NEGATIVI CHE SI RIPERCUOTONO ANCHE NEL SETTORE FUNEBRE


In particolare, muoversi in un settore delicato come quello funebre richiede competenza e conoscenza delle procedure. Per ogni tipologia di servizio (a partire dalla realizzazione di una cerimonia funebre fino ad arrivare alle operazioni cimiteriali) ci sono procedure da seguire stabilite dalle leggi, e ci sono anche tutta una serie di moduli da compilare e da presentare agli sportelli competenti: domande, contratti, autocertificazioni.


Ma non solo: è necessario essere al passo con gli aggiornamenti e le modifiche che periodicamente gli enti apportano ai regolamenti e che cambiano le carte in tavola.


In questo settore, infatti, entrano in gioco le leggi dello Stato, le leggi regionali e i vari regolamenti comunali. In sostanza ogni livello di amministrazione (statale, regionale e comunale) ha le proprie competenze e le gestisce in autonomia. 


C’è da aggiungere anche che tra enti e uffici pubblici non c’è comunicazione e dev’essere chi si occupa del disbrigo delle pratiche a doversi muovere per legare e far comunicare tra loro i diversi uffici. 


Sembra assurdo ma è così. Ti riporto un caso concreto.


Il magistrato di un Tribunale di zona doveva emanare un nulla osta per il trasferimento di una salma fuori regione ma aveva sbagliato a scrivere una banale parola riportando il nome di un comune al posto di un’altro; l’ente comunale competente a rilasciare l’autorizzazione al trasferimento della salma sulla base del nulla osta ricevuto, poiché non ha alcuna linea comunicativa aperta con il tribunale (né telematica né telefonica) ha avuto necessità di me. Cioè che fossi io, come impresario funebre, a dovermi recare di nuovo presso la sede del tribunale per andare dal magistrato a far correggere l’errore commesso.


Nonostante sia il tribunale che l’ente comunale sono istituzioni pubbliche che rappresentano lo Stato, invece di instaurare un contatto diretto tra loro ho dovuto aiutare io a risolvere l’errore percorrendo decine di chilometri, facendo ore di attesa per attendere che il magistrato competente fosse presente e investendo ulteriore tempo solo per la modifica di una semplice parola su un foglio. 


I famigliari del caro estinto che avevano prenotato il viaggio di rientro nella loro regione, che si erano organizzati con altri parenti e tutto quanto il necessario rischiavano di dover sconvolgere il tutto per un semplice errore nemmeno tanto grave. Nonostante la già difficile situazione psicologica che stavano attraversando tutti per la improvvisa perdita del loro caro durante una serena vacanza fuori porta.


Questo è un semplice esempio di numerosi altri che potrei fare e che rendono l’idea del ginepraio che è la pubblica amministrazione.


Si rischia per le famiglie, talvolta, che per una banalità si inceppi una procedura. E senza l’aiuto di una figura professionale disponibile, pronta a intervenire e che segua passo passo ogni dettaglio è alto il pericolo di aggiungere ulteriore disagio, rabbia e sofferenza ad una già difficile situazione causata dal lutto.


Come impresario funebre titolare della mia nuova impresa di pompe funebri con sede a Tortoreto in Via Trieste n.28, da alcuni anni scrivo articoli e pubblico video sulla pagina facebook “Di Sabatino Onoranze Funebri” che ti invito a seguire, oltre che su questo mio sito web dove stai leggendo queste righe, proprio per fare chiarezza su questi e altri importanti aspetti legati ai temi funebre e cimiteriale.



Puoi liberamente accedere ai miei contenuti per leggere articoli e vedere video che realizzo per offrire valore alle persone che cercano delucidazioni in un abito così delicato. E' sufficiente cliccare in alto sul menù (3 barre orizzontali sovrapposte) e scegliere ciò che ti interessa vedere.


Visto e considerato che su internet non esistono guide a riguardo ho capito quanto sia importante offrire questi contenuti. 


Per accendere un faro nella notte e permettere a chi abbia la necessità di fare chiarezza e comprendere quanto sia necessario ricevere concreto sostegno da una figura professionale che lavora come impresa funebre quotidianamente a contatto con i pubblici uffici.


Articoli e video trattano questioni generali molto utili, tuttavia, per situazioni personali di famiglia è necessaria una consulenza personale perché, come hai potuto notare, la burocrazia è ingarbugliata e non esistono bacchette magiche per risolvere problemi. 


Se hai necessità contattami al CELL. 3896259038. O fai click sul link qui sotto dove trovi il mio indirizzo email:


https://www.onoranzefunebridisabatino.it/contatti


Ti saluto, con stima


Fabio Di Sabatino

DI SABATINO ONORANZE FUNEBRI

Via Trieste, 28 - TORTORETO(TE)

cell. 3896259038 

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